Vertenza mansioni superiori al Comune di Milano

… E DUE!

IL TRIBUNALE CI HA DATO RAGIONE ANCORA !


Il 6 marzo il giudice Cecconi ha dato ragione a 4 lavoratori del Reparto Segnaletiche: le mansioni che svolgono sono equivalenti a quelle del 5° livello e quindi hanno diritto a recuperare la differenza retributiva.

Un altro lavoratore dell’Acquedotto aveva fatto ricorso assieme a loro, ma il giudice ha respinto il suo ricorso solo perché nel frattempo il comune gli aveva già attribuito le “facenti funzioni” per quasi tutto il periodo interessato. Purtroppo, il giudice ha respinto il ricorso di un quinto lavoratore del Reparto Segnaletiche (vedi riquadro a fianco): forse che il dott. Cecconi non se la sentiva proprio di dare torto marcio al comune di Milano?…

Già il 12 febbraio scorso il giudice Canosa aveva emesso una sentenza pienamente favorevole per una trentina di lavoratori della biblioteca Sormani, ognuno dei quali riceverà a breve 3.088.000 lire (da rivalutare e con l’aggiunta degli interessi).

La grossa novità della sentenza di Cecconi sul Reparto Segnaletiche sta nel fatto che anche a un lavoratore ricorrente di 3° livello è stato (giustamente) riconosciuto il diritto ad essere retribuito per mansioni di 5° livello: rimborso doppio, dunque: tra un paio di mesi il comune dovrà sganciargli circa 5 milioni (i conteggi esatti saranno definiti a giorni tra le parti, perché in sede di giudizio sono emerse alcune differenze).

Come si vede, non si tratta di cifre astronomiche; si tratta piuttosto di un riconoscimento di giustizia a cui hanno diritto chissà quanti altri lavoratori del comune di Milano.

Contrariamente a tutte le previsioni e soprattutto alla logica, non è stato riconosciuto a S.A. quello che gli altri 4 lavoratori del reparto hanno ottenuto: il riconoscimento del diritto ad essere retribuiti, a partire dal luglio 1998, per mansioni svolte corrispondenti al 5° livello.

Se il giudice Cecconi afferma (come già per le biblioteche aveva fatto il giudice Canosa) che le mansioni svolte dai lavoratori sono mansioni non da “esecutore” (4° livello), ma da “collaboratore” (5° livello), allora chiunque conosce il lavoro svolto da S.A. non può negare che lui, prima di tutti gli altri, è collaboratore, non esecutore. Peccato che invece ci sia stato chi ha negato questo, e soltanto perché i superiori glielo avevano ordinato.


Gli altri quattro lavoratori del reparto Segnaletiche hanno perciò deciso di mettere a disposizione di S.A. la cifra che l’Amministrazione gli dovrebbe e che il giudice Cecconi gli ha negato; in attesa che anche a lui

venga resa giustizia.

Il comitato di lotta ritiene molto importante che anche a S.A. siano riconosciuti i propri diritti; per questo intende fare pressione perché ricorra al più presto contro la sentenza di Cecconi.

Può essere molto utile, nel frattempo, un incontro dei lavoratori interessati con il direttore del settore ing. Avanzini, per capire quali sono le intenzioni effettive dell’Amministrazione; incontro al quale i delegati del comitato si rendono

disponibili a partecipare.


ognuno ha diritto ad essere retribuito

per le mansioni che svolge!

a uguale lavoro, uguale salario!

Il Comitato di lotta dei lavoratori del Comune di Milano

Milano, 20 marzo 2001 fip

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