Finalmente gli arretrati del rinnovo contrattuale
circa 10 euro al mese

Nella busta paga di settembre sono stati conteggiati gli arretrati per il rinnovo contrattuale siglato definitivamente lo scorso 31 luglio.

Già in passato avevamo evidenziato gli aumenti ridicoli, oggi possiamo toccare con mano l’entità della beffa.

Al netto gli arretrati riconosciuti sono circa 200 euro, il ché suddiviso per i venti mesi di arretrati dovuti sono circa 10 euro al mese … un elemosina.

Sentitamente ringraziamo i firmatari (i tre confederali più Csa e Cisal ammessi con riserva), ci sentiamo veramente sollevati.

Aggiungiamo una piccola spiegazione: nella busta paga sono stati posti in detrazione gli importi della vacanza contrattuale, il tutto è frutto dell’articolo 2 comma 4 del contratto in oggetto che testualmente: “Gli incrementi di cui al comma 1 comprendono ed assorbono l’indennità di vacanza contrattuale, secondo le previsioni dell’art. 2, comma 35, della legge 22 dicembre 2008, n. 203.”.

Come sempre i firmatari di questi immondi contratti, giustificano il tutto con la politica del meno peggio, o del non lamentarsi perché in fondo abbiamo un lavoro, ecc.

Ma, con il pensiero ereditato del “posto sicuro” se hai interiorizzato il principio del “meglio di niente” anche se poco... in fondo al tunnel buio si intravede una corda per impiccarsi.

Non è vero che non serve dire di no a queste politiche che umiliano il mondo del lavoro:
• un NO serve in primo luogo a rendere visibile la propria esistenza di lavoratori;
• serve a creare una resistenza nei confronti dei poteri politici ed economici;
• serve a «far pagare un prezzo» (in termini di consenso) ai protagonisti di queste politiche;
• È necessario ripartire dal basso autorganizzandosi fra lavoratori, in quanto è sempre più evidente che le burocrazie sindacali non fanno più i nostri interessi.




volantino versione Pdf