NOI LAVORATORI DEL COMUNE DI MILANO

PRENDIAMO LA PAROLA

numero 5 7 settembre 1998

Da qualche mese ormai i sindacati e l'amministrazione comunale si stanno incontrando su quella che chiamano "riorganizzazione" del comune di Milano. Ma a noi lavoratori nessuno dice niente di preciso. E magari tra poche settimane ci troveremo di fronte a un qualche accordo complessivo, di quelli del tipo "prendere o lasciare", dove tutto sarà stato deciso sulle nostre teste.

Con queste 4 pagine vogliamo far conoscere a tutti le poche informazioni che finora siamo riusciti a raccogliere; e presentare due proposte concrete che a noi sembrano importanti.

Lo ripetiamo, perché sia chiaro a tutti: sopra le nostre teste, è stato deciso che a milano i dipendenti comunali devono scendere di 3 – 4 mila nel giro di un anno; e di almeno 7 – 8 mila nel giro di 2 – 3 anni.

E potrebbe succedere anche di peggio, se noi ce ne staremo buoni buoni a testa bassa, aspettando che il temporale arrivi.

Se invece riusciremo a reagire uniti, se non permetteremo a chi sta sopra di noi di dividerci, se non ci divideremo neppure tra noi in base alle diverse tessere sindacali o di partito, potremo difendere al meglio quello che è senza dubbio l'interesse principale di tutti noi in questo momento: il posto di lavoro.

Anche questo lo ripetiamo: per noi lavoratori è giunto il momento di non delegare più a nessuno la difesa dei nostri interessi.

dal comitato di lotta di via Amari

EBBENE SÌ, LA LOTTA PAGA!

Probabilmente più nessuno ricorda un articoletto sul primo numero di "Prendiamo la Parola", che diceva:

GLI ELETTRICISTI DENUNCIANO:LA NOSTRA SICUREZZA CHI CE LA TUTELA?

Gli elettricisti del comune di Milano denunciano che non sono garantiti neanche sulle misure minime di protezione antinfortunistica. Hanno in dotazione scarpe con il puntello di metallo, ottime per le fonderie e le officine meccaniche, ma pericolosissime per chi ogni giorno lavora con l’elettricità. Inoltre la tuta e la maglietta sono di materiale infiammabile, invece che ignifugo...

Naturalmente, alla denuncia scritta erano seguite le continue proteste dei lavoratori interessati…

Il risultato finalmente si è visto: a fine maggio scorso il magazzino dell’officina ha cominciato a distribuire tutti gli strumenti e i ferri a norma, ordinando nel contempo le nuove scarpe antinfortunistiche.

Morale della storia: quando i lavoratori si organizzano per protestare, anche se il sindacato latita, i risultati prima o poi si raggiungono; insomma, anche di questi tempi la lotta paga!

ECCO COME

VORREBBE

RIDURCI

IL NOSTRO SINDACO!

Ricordate una delle tante polemiche di Albertini contro i suoi amati vigili? Diceva che no, non è proprio serio il vigile con l'orecchino, o la barba incolta o i capelli lunghi...: è questione di dignità, insomma.

Ma signor sindaco, cosa fa in mutande (vabbe' sono firmate!) su tutti i giornali e le riviste d'Italia?

Chissà cos'avranno pensato di lei i suoi amati vigili…

 

riorganizzazione del comune di Milano: ovverossia

PRIVATIZZAZIONI A TUTTO SPIANO!

Proviamo in questa pagina a fare il punto sulla "riorganizzazione" del comune di Milano, sulla base dei pochi dati che abbiamo.

Nel prossimo numero pubblicheremo tutte le informazioni ulteriori che riusciremo a raccogliere, grazie anche al contributo di tutti i lavoratori.

GLI L.S.U. SONO STATI SISTEMATI, CIOÈ PRIVATIZZATI.

Il 27 maggio scorso è stato sottoscritto un accordo per il collocamento di 283 LSU (lavoratori socialmente utili). Questo accordo è certamente frutto della lotta del comitato LSU; ma è soprattutto un segno della fretta che l’amministrazione ha di privatizzare al più presto tutto il privatizzabile.

Nell’accordo si prevede l’avvio - il 1° luglio scorso - di un Progetto di Lavori di Pubblica Utilità, che si dovrebbe chiudere il 31 marzo '99. Nel corso dell’attuazione del progetto "si prevede il successivo affidamento a terzi delle attività oggetto del progetto medesimo, con la conseguente assunzione, a tempo indeterminato e con una impegnativa oraria non inferiore alle 30 ore settimanali, da parte della società affidataria del servizio di tutto il personale interessato".

272 lavoratori saranno quindi privatizzati a partire dal 1° genn.’99, gli altri dal marzo-aprile ’99. Altri 8 lavoratori attualmente impiegati nel settore Parchi e Giardini saranno trasferiti a questa società.

L’ultimo punto dell’accordo pare un semplice contentino formale per chi si preoccupa di queste privatizzazioni a raffica: entro il 25 novembre ’98 l’amministrazione comunale potrebbe decidere di costituire una società mista in alternativa alla società privata. Ma lo farà mai?

SPORT E TURISMO

Ormai sono soltanto 4 su 14 le piscine comunali gestite con personale del comune. Tutte le altre sono state affidate in gestione a diverse società: nel migliore dei casi, alla Milano Sport, azienda del comune di Milano (così si autoproclama in un opuscolo pubblicitario). Tutte queste società utilizzano personale di cooperative, in numero sempre più ridotto, di solito assunto con contratti stagionali, spesso con ritenuta d'acconto.

Ai campi sportivi tocca la stessa sorte, ma un po' più gradualmente, probabilmente perché sono considerati economicamente meno appetibili.

Il tutto con la completa latitanza dei sindacati confederali; e con assoluta mancanza di informazione da parte della direzione di settore.

SCUOLE CIVICHE

Un volantino del maggio scorso parlava dell'imminente privatizzazione delle 11 scuole del Centro Educazione Permanente.

A questo punto sappiamo soltanto dell'accorpamento di 4 scuole, con la perdita di 40 cattedre.

Forse hanno rallentato il ritmo di attuazione dei loro piani? C'è comunque da tenere gli occhi aperti.

REFEZIONE SCOLASTICA

Se le voci che girano saranno confermate, entro quest'anno oltre il 40 per cento del servizio di refezione scolastica sarà esternalizzato.

ACQUEDOTTO E FOGNATURE

Il 7 luglio è stato approvato l'accorpamento di acquedotto e fognature nel Servizio Idrico Integrato; il quale, per legge, entro il 7 gennaio '99 dovrà diventare azienda speciale.

È prevedibilissimo il successivo percorso di privatizzazione, sulla scia dell'Azienda Elettrica Municipale.

SERVIZI AUSILIARI

A luglio circolava la voce che mille commessi erano di troppo; e da subito! Erano in atto non pochi trasferimenti strani… Chi ne sa di più?

SICOM

La vendita dei Servizi Informatici è ormai imminente: si tratta di un boccone più che appetitoso. Possibile che non ci sia proprio più niente da fare?


8 MILIARDI IN PREMIO A CHI "LAVORA DI PIÙ"??

notizia dell'ultima ora - In base a un accordo del '96 tra l'amministrazione comunale e Cgil, Cisl, Uil e Sdb, in applicazione del contratto nazionale in vigore, i lavoratori dei livelli alti hanno ricevuto nella busta paga di agosto premi mediamente da circa 7 milioni; ma a noi risultano punte massime di 25 milioni! In tutto, sono stati distribuiti 8 miliardi di lire "in base all'assiduità dimostrata sul lavoro (poca malattia) e ai risultati ottenuti", così scriveva Il Giorno del 2 settembre scorso, in un articolo dal titolo: "Premio a chi lavora di più…". Molto meglio se avesse intitolato: "Premio a chi fa lavorare di più quelli che sono sotto di loro".

Tutto questo per noi è un insulto a quei lavoratori comunali che hanno buste paga da un milione e mezzo; tanto più in un periodo nel quale si parla di drastiche riduzioni di personale, in nome della cosiddetta "riorganizzazione" del comune.

DUE PROPOSTE PER TENERE LA TESTA ALTA

1) è tempo di lottare

Per contrastare gli attacchi all’occupazione il coordinamento dei comitati di lotta dei lavoratori comunali sta preparando una grossa iniziativa di lotta per fine settembre – inizio ottobre.

Per questo, martedì 8 e martedì 15 settembre ci riuniremo alle ore 17 presso il Cral, in Galleria Vittorio Emanuele.

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fac-simile della lettera da scrivere

per evitare la prescrizione dei soldi maturati oltre i cinque anni

AL DIRETTORE

DEL SETTORE.....

Il sottoscritto ................

in forza al

settore.........

reparto.........

ufficio.........

chiede il pagamento delle differenze retributive per le mansioni superiori svolte rispetto alla qualifica posseduta.

firma

data

2) apriamo un fronte legale:

CHIEDIAMO AL PRETORE QUANTO CI È DOVUTO

A partire dal 1° luglio scorso, anche i dipendenti pubblici possono rivolgersi alla pretura del lavoro per rivendicare i loro diritti.

Per questo, il comitato di lotta dell’Area Tecnica, oltre a mantenere le iniziative in corso (via Amari è ancora in lotta, oggi!) e ad aprirne altre dove possibile, ha deciso di promuovere un’iniziativa legale che può interessare molti altri lavoratori comunali: per la precisione, tutti quelli che finora hanno svolto mansioni superiori senza vedersi riconosciuto il livello superiore.

Il Comitato di Lotta dell’Area Tecnica è nato proprio da una più che giusta rivendicazione sui livelli: per esempio, perché un quarto livello che fa da anni lo stesso lavoro di un quinto livello non dovrebbe essere anche lui passato al quinto?

C’è qualche migliaio di lavoratori comunali che da anni si trovano in situazioni di questo genere, magari retribuiti in maniera adeguata solo per qualche periodo, con il trucchetto del "facente funzioni"...

A livello nazionale dovrebbe entrare tra poco in vigore un'intesa sull'ordinamento professionale (naturalmente sottoscritta dai sindacati senza chiedere il permesso dei lavoratori!), che può darsi riuscirà a risolvere la questione d'ora in poi; ma che certamente lascerà aperto il problema dei diritti arretrati.

Noi ci siamo recentemente rivolti a uno studio legale competente, dove ci è stato detto che, mentre sul passaggio di livello la nuova normativa è proprio tassativa (o si passa per concorso, o niente), sui soldi siamo garantiti addirittura dall’articolo 36 della costituzione, che dice: "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro".

Insomma, a chiunque per un periodo consistente di tempo ha svolto prevalentemente mansioni corrispondenti a un livello superiore senza essere retribuito per quelle mansioni, conviene ricorrere in tribunale per chiedere che gli sia data la differenza di retribuzione che in quel periodo gli è stata negata.

Attenzione: passati cinque anni il diritto va in prescrizione, a meno che l’interessato non rivendichi quel diritto con una lettera del tipo di quella riprodotta in fianco, da indirizzare al proprio direttore di settore, facendola protocollare (basta portarla in due copie in via Celestino IV, al protocollo generale, piano terra, entrata dall’esterno; lo stesso ufficio protocollo inoltrerà la lettera alla direzione interessata).

Chiunque fosse interessato a questo ricorso legale, contatti i rappresentanti del Comitato di Lotta o si rivolga alla redazione di "Prendiamo la Parola" (vedere le indicazioni in fondo alla quarta pagina).

 

 

CGIL CRUMIRA? GIUDICATE VOI

Ricordate lo sciopero del 15 maggio, di cui abbiamo pubblicato alcune foto sul precedente numero di "Prendiamo la Parola"? Organizzato da Sdb, Rdb e dal coordinamento dei comitati di lotta, ha ottenuto una forte adesione in quasi tutti i settori del comune; e anche la partecipazione al corteo è stata sorprendente: in piazza c'erano almeno mille lavoratori.

Il tutto, nonostante i vari sabotaggi… il peggiore dei quali vogliamo proprio raccontarvelo: il 12 maggio ‘98 – tre giorni prima dello sciopero, per l'esattezza – la Cgil ha diffuso un comunicato, di cui pubblichiamo uno stralcio.

COMUNICATO AGLI ISCRITTI E

AI LAVORATORI DEL COMUNE DI MILANO

La segreteria Funzione Pubblica - Cgil del comprensorio di Milano e l’esecutivo del comune di Milano ritengono prematuro e controproducente lo sciopero indetto dai sindacati extraconfederali per il giorno 15 c.m. […]; denunciano il rischio che il sopravvento di una linea irresponsabile sulla conduzione delle lotte possa costituire un pericoloso alibi per l’amministrazione di procedere in una politica forsennata di esternalizzazione esponendo i lavoratori a gravi rischi.

Un solo commento, tra i tanti possibili: c'era una volta... un "grande" sindacato, che spingeva i lavoratori alla lotta e usava poi la forza della lotta al tavolo delle trattative. Dov'è finito?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma signor sindaco, cos'è questa storia? Si direbbe che lei ha il vizietto di spogliarsi davanti ai fotografi…

Ma non è stato lei, mesi fa, a scrivere una lettera ai giornali nella quale i lavoratori comunali (vigili in testa) venivano severamente richiamati ad avere un comportamento "corretto e consono" (o qualcosa di roboante del genere), perché se no avrebbero rischiato il licenziamento?

Ma perché lei, signor sindaco, non rischia mai niente?

autofinanziamento

La cena a base di pesce organizzata il 18 luglio scorso a Sesto S.G. ha funzionato a meraviglia. La presenza di oltre 50 adulti (non solo del comune di Milano, ovviamente) ci ha permesso di raggranellare 400 mila lire, che serviranno a finanziare le nostre lotte.

DATECI UNA MANO, ANZI DUE!

Visto che i cosiddetti "sindacati più rappresentativi" sono più attenti agli interessi della giunta (e della Confindustria che la sostiene), che a quelli dei propri iscritti e di tutti i cittadini; visto che ci tengono allo scuro delle trattative, "Prendiamo la Parola" ha proprio bisogno che chi viene a conoscere qualcosa che riguardi il nostro futuro occupazionale ce lo faccia sapere; e si impegna a far circolare il più possibile ogni informazione, perché diventi patrimonio comune di tutti i lavoratori comunali.

Intanto, chiediamo a tutti i nostri lettori di fotocopiare e diffondere al massimo queste 4 pagine: a differenza di Albertini, noi non abbiamo a nostra disposizione né televisioni, né quotidiani; ma crediamo di poter contare su ogni lavoratore comunale che non è disposto a subire passivamente scelte che non si possono condividere; e di questi lavoratori noi siamo convinti che ce ne sono tanti.

 

Prendete nota: il coordinamento dei comitati di lotta dei lavoratori del comune di Milano si riunirà ogni martedì alle ore 17 al Cral in Galleria Vittorio Emanuele. Tutti sono invitati.

Il collettivo "Prendiamo la Parola" si riunisce ogni lunedì alle ore 21 a Sesto S. Giovanni, presso il Centro di Iniziativa Proletaria in via Magenta 88 (in fianco all'ospedale). Tutti sono invitati.

Potete contattarci anche via telefono (allo 02 26224099 o, in caso di urgenza, allo 0338 7657568); oppure tramite la posta elettronica (comitati@comunedimilano.org). L'indirizzo della nostra pagina su Internet è: www.comunedimilano.org (collettivo "Prendiamo la Parola" – via Magenta 88 – Sesto S.G. (MI) / f.i.p.)