PRENDIAMO LA PAROLA
giornalino del comitato di lotta dei lavoratori del Comune di Milano
numero 9 / 27 settembre 1999
La giunta Albertini sta procedendo a tappe forzate nell’attuazione della sua politica di privatizzazioni.
· Dopo l’AEM, prima dell’estate è stato il turno di Acquedotto e Fognature: unificati nel Servizio Idrico Integrato, dovrebbero passare in breve tempo alla SOGEA Spa (vedi documento a lato).
· È di pochi giorni fa la notizia che il Settore Impianti Tecnologici insieme a tutti i servizi di manutenzione dovrebbe essere privatizzato a partire dal gennaio 2000: a tale scopo verrebbe istituita una nuova società, la Facility Management Spa, nella quale confluirebbe anche l’attività di manutenzione svolta dal Settore Parchi e Giardini
· Il settore USA è oggetto di una grossa ristrutturazione per la quale, mesi fa, si parlava della costituzione di una società mista con la Policarbo Spa; ma poi l’amministrazione ha cambiato parere, affidando per ora alla Policarbo Servizi Spa una parte non da poco del servizio di pulizie, e passando ad essa i Lavoratori Socialmente Utili che erano alle dipendenze del comune.
A parte che ci sarebbe molto da discutere sull’operazione effettuata (leggere con attenzione il riquadro a lato), c’è da scommettere che la faccenda non finirà qui…
E non parliamo del prossimo passaggio – al momento tutt’altro che chiaro – di 938 commessi allo stato.
In quali condizioni i lavoratori passano a queste nuove società? Con quali garanzie? Con quale salario? Con quale contratto? Tutto questo è materia di contrattazione; ma l’amministrazione si finge sorda di fronte alle richieste di incontro delle RSU e dei sindacati; e neppure fornisce informazioni.
Intanto interi settori hanno dichiarato lo stato d’agitazione: stanno scendendo, o sono già scesi in lotta Decentramento, Acquedotto e Fognature, Impianti Tecnologici, Settore Sport, Servizio USA e Refezione Scolastica. Contemporaneamente gruppi di lavoratori organizzati nel comitato di lotta, di fronte all’immobilismo nell’applicazione del nuovo ordinamento professionale, hanno intentato cause legali per il riconoscimento delle mansioni superiori svolte.
Due annotazioni importanti sulle operazioni in atto:
· i problemi sono generali e procedere in ordine sparso significa solo dividere la nostra forza. Le lotte dei lavoratori comunali dei diversi settori devono confluire in un’unica lotta generale.
· Non è più tempo di delega: è giunto il momento della partecipazione attiva di tutti, perché solo così si riuscirà a far valere gli interessi dei lavoratori.
A TUTTI I LAVORATORI
DEL SETTORE SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
[…] si può delineare la situazione del Servizio Idrico Integrato: sarà costituita la So.Ge.A. Spa: secondo le previsioni annunciate l’attività dell’Azienda avrà inizio a partire dal 1° gennaio 2000. Tale società vedrà il Comune di Milano quale maggiore azionista insieme ad un partner minoritario di cui il Comune stesso possederà la maggioranza dell’azionariato […].
(dalla Nota Informativa sull’incontro del 20 sett. 1999
tra amministrazione e RSU + sindacati)
Policarbo Servizi Spa:
UNA SOCIETÀ DA TENERE D’OCCHIO
Il 17 novembre ‘98, la giunta Albertini decide la costituzione di una Società mista insieme a Italia Lavoro Spa e Policarbo Spa; il 17 marzo ‘99 presenta alle organizzazioni sindacali e alle neonate RSU l’ipotesi di "Riqualificazione dei servizi ausiliari e costituzione di una società mista per la gestione delle attività di pulizia degli edifici comunali", che prevede il passaggio alla società mista anche di 850 dipendenti comunali dell’area dei Servizi Ausiliari.
A fine aprile ’99 l’amministrazione comunica a sorpresa di abbandonare l’ipotesi di costituzione della società mista, perché l’approvazione della legge 124/99 (che prevede il trasferimento nei ruoli statali del personale ausiliario dipendente dagli enti locali in servizio nelle istituzioni scolastiche statali), avrebbe compromesso l’ipotesi di riqualificazione dei servizi ausiliari prospettata il mese prima.
Il 4 giugno ‘99 l’amministrazione comunale concorda con le organizzazioni sindacali, senza le RSU, di prorogare i contratti dei Lavoratori Socialmente Utili (LSU) fino al 30.9.1999, e il 29.7.1999 delibera l’affidamento del servizio pulizie nelle Civiche Scuole e in sette edifici comunali alla Policarbo Servizi Spa per il periodo 1 settembre ’99 – 31 agosto 2001, con una spesa di £ 27.720.000.000.
Alla fine di agosto ’99, una sessantina di LSU comunali e altri LSU appartenenti ad altri progetti sottoscrivono il contratto d’assunzione a tempo indeterminato con la Policarbo Servizi per lo svolgimento delle attività presso il Comune di Milano. Sembra che per ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato sia dovuta dall’INPS una "dote" di 18 milioni (al Comune di Milano? alla Policarbo? 50% a testa?).
A metà settembre sono, sembra, circa 120 (dei 300 previsti in appalto) i dipendenti Policarbo effettivamente inseriti in servizio; chi non ha sottoscritto il contratto con la Policarbo torna nelle liste di lunga disoccupazione.
refezione scolastica:
il 2° passo verso la privatizzazione
UN MANAGER DA 230 MILIONI!
Nel settembre ’98 diecimila su oltre sessantamila pasti giornalieri forniti dal servizio di refezione sono stati ceduti "provvisoriamente" in appalto a tre società private: due multinazionali francesi ed una cooperativa legata alla Compagnia delle Opere (organizzazione economica che fa capo ai partiti del centro-destra).
Questo è stato il primo passo verso la privatizzazione del servizio. Passo giustificato, secondo l’assessore ai servizi educativi Testori, da motivi organizzativi: questa provvisoria privatizzazione doveva permettere all’amministrazione di organizzare la costruzione di nuove strutture che dovevano dare continuità al servizio pubblico di refezione.
Peccato che nel corso di questo anno non un mattone sia stato posato per le attese nuove strutture. Solo per decisioni prese dalla precedente amministrazione leghista è stato aperto un nuovo centro cottura in via Sassetti (zona Melchiorre Gioia), che nel corso di quest’anno scolastico è stato chiuso temporaneamente in quanto il sistema fognario era mal funzionante.
Il secondo passo verso la privatizzazione è recente: la giunta ha disposto l’assunzione di un manager per la refezione scolastica, che sarà pagato 230 milioni all’anno!
Nella delibera di giunta si precisano i suoi obiettivi:
Siamo alle solite! Con i soldi del bilancio comunale si pagano i lavori di ristrutturazione, dopodiché verrà consegnato in mano al privato il servizio rinnovato: così il privato non spenderà una lira per le strutture; e farà lavorare il doppio i lavoratori pagandoli come sempre, dimostrando che il servizio privatizzato funziona bene, e a minor prezzo di quello pubblico.
Una
giunta che si richiama ai principi dell’iniziativa privata darà un bell’esempio
di come il denaro pubblico, cioè le tasse pagate dai cittadini, regalerà
profitti alle imprese.
Non dobbiamo accettare la logica dell’iniziativa privata.
Non dobbiamo permettere che il denaro pubblico venga usato per favorire i profitti delle imprese!
DUE ASSEMBLEE IMPORTANTI
Mercoledì 22 e venerdì 24 settembre si sono tenute le assemblee dei lavoratori ausiliari e della refezione scolastica, convocate dalla RSU e ampiamente partecipate dai lavoratori.
Nonostante i conflitti che si sono manifestati fra delegati sindacali, soprattutto nell’assemblea degli ausiliari, e nonostante i contenuti degli ordini del giorno votati dai lavoratori, volutamente non chiari sui temi come l’ordinamento professionale e la produttività (merito, questo, della maggioranza dei membri della RSU cioè di Cgil-Cisl-Uil), i lavoratori hanno fatto intendere chiaramente a cosa non vogliono rinunciare. Proviamo brevemente a sintetizzare:
Questi punti, oggi più che in passato, costituiscono il vincolo a cui i delegati RSU dovranno attenersi d’ora in avanti.
Anche se non ci sono ordini del giorno che sanciscono letteralmente i punti sopra esposti, delegati e organizzazioni sindacali dovranno fare i conti con le aspettative dei lavoratori e con le forme di autorganizzazione che stanno prendendo corpo al Comune di Milano. L’ultima di queste forme è il comitato dei lavoratori della refezione scolastica che è stato proposto nell’assemblea del 24.
La prima riunione del comitato dei lavoratori della refezione scolastica si terrà in via Quaranta (direzione della refezione), presso la sala mensa alle ore 15,30 di martedì 5 ottobre 1999.
premio di produttività 1998
PROGETTI FASULLI E PROTESTE
Tra aprile e maggio si sono svolte le trattative tra amministrazione e RSU + sindacati sulla distribuzione della quota relativa al 40% sui progetti del 1998.
Nel corso delle trattative la RSU e tutti i sindacati avevano verificato che nella stragrande maggioranza i progetti di produttività erano falsi e inventati; e perciò avevano chiesto la distribuzione a pioggia tra tutti i dipendenti del restante premio di produttività 1998.
Successivamente, con un comunicato inviato all’amministrazione il 21 maggio ’99 (che riproduciamo a fianco), Cgil, Cisl e Uil ufficializzavano per iscritto questa decisione, minacciando iniziative di lotta se l’amministrazione avesse rifiutato la richiesta emersa durante le trattative.
Nonostante ciò, l’amministrazione ha deciso di distribuire unilateralmente questi soldi, mettendo in tal modo i lavoratori gli uni contro gli altri: circa il 20% dei lavoratori si è trovato in busta paga da 2 a 8 milioni; mentre il restante 80% non ha ricevuto niente.
Cosa intende fare il sindacato per evitare il ripetersi di tale situazione nel ’99?
Sono disposti Cgil, Cis, Uil e RSU a denunciare legalmente per attività antisindacale l’amministrazione comunale, come hanno deciso recentemente i lavoratori di via Amari in un’assemblea?
Milano 21 maggio 1999
Oggetto: Produttività 1998 (quote 40%)
Con la presente si ribadisce quanto dichiarato unitariamente da CGIL – CISL – UIL e RSU ai tavoli delle Direzioni Centrali, le quali – non avendo rispettato il protocollo d’intesa sui criteri di erogazione delle quote di produttività del 23 luglio ’98, non hanno reso possibile l’erogazione nei termini dovuti di tali quote di salario.
Per questo motivo, le quote non utilizzate per i progetti andranno distribuite a tutto il personale dei medesimi settori, così come previsto dall’art.4 del protocollo citato.
Si diffidano pertanto le Direzioni a produrre atti che violino tali accordi.
lettera firmata dal Coordinatore delle RSU
e da FP-Cgil, Fist-Cisl, Uil-Enti Locali
vertenza mansioni superiori:
IL COMUNE RIFIUTA LA CONCILIAZIONE:
ARRIVEDERCI IN TRIBUNALE!
Il 20 settembre scorso presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro si è riunito il Collegio di Conciliazione per discutere i ricorsi promossi da circa 90 lavoratori che svolgono mansioni superiori alla biblioteca Sormani, agli Impianti Tecnologici di via Amari, alla Segnaletica e all’Acquedotto.
Ancora prima di ascoltare e discutere la proposta che il funzionario del Ministero del Lavoro avrebbe fatto, l’amministrazione ha subito dichiarato la non disponibilità di giungere ad una conciliazione.
La proposta del nostro avvocato, fatta propria dal funzionario del Ministero del Lavoro, prevedeva "il riconoscimento ai lavoratori ricorrenti delle differenze economiche dal 1° luglio ’98 (nel periodo precedente è competente a giudicare non il tribunale, ma il TAR) parametrate al livello immediatamente superiore rispetto a quello di appartenenza, con rinuncia agli interessi e alla rivalutazione monetaria. Per quanto concerne il diritto alla superiore qualifica funzionale, si attende la revisione dell’ordinamento professionale".
A questo punto si dovrà ricorrere in Tribunale, ma con alcuni punti in più a favore dei lavoratori:
Il prossimo appuntamento con l’amministrazione sarà in tribunale, probabilmente entro la primavera del 2000; nel frattempo dovrebbe essere istituito il nuovo ordinamento professionale: chissà che l’amministrazione non decida di inserire nella fascia giusta i lavoratori che svolgono mansioni superiori attualmente non riconosciute… chissà?
IL DECENTRAMENTO …ACCENTRATO
(E SVUOTATO)
La ricetta della giunta Albertini per uccidere il progetto di città che stava dietro l’invenzione del decentramento? Eccola:
Venerdì 24 settembre i lavoratori del Settore Decentramento hanno fatto il loro primo sciopero contro il progetto albertiniano: di ragioni non gliene mancano!
CI
RISIAMO!
ARRIVA LA NUOVA FINANZIARIA
Eccoci arrivati alle discussioni sulla legge finanziaria per l’anno 2000. Che sembrerebbe fin d’ora l’occasione per farci pagare i costi della guerra nei Balcani, naturalmente colpendo ulteriormente tutti i lavoratori.
La riduzione degli ammortizzatori sociali, con l’abolizione della cassa integrazione straordinaria e dei prepensionamenti, va certamente in questo senso.
In particolare per i lavoratori del pubblico impiego il governo prepara un altro giro di vite: il ministero del Tesoro punta al rinvio per 6 mesi degli aumenti previsti dai nuovi contratti!
I tecnici del governo stanno valutando anche l’ipotesi di bloccare il turn over per i primi 6 mesi del 2000 e di tagliare il personale di un ulteriore 1% entro il 2001.
Inoltre almeno metà delle nuove assunzioni nel pubblico impiego sarebbe compiuta mediante contratti part-time, a tempo determinato e di lavoro interinale.
Un’altra misura prevista dalla nuova finanziaria è lo sblocco del TFR (trattamento di fine rapporto) per finanziare i fondi pensione anche per i dipendenti pubblici.
Inoltre il governo ha già da tempo ribadito la sua volontà di andare alla riforma del sistema pensionistico, introducendo per tutti il metodo contributivo, che è decisamente più sfavorevole ai lavoratori.
E mentre ipotizza tutti questi "risparmi", il governo prevederebbe una spesa di 20 mila miliardi di lire "per l’assistenza contributiva" alle industrie: indovinate chi pagherà questo regalino...
Non basta: la finanziaria intende stanziare per l’ammodernamento delle forze armate circa 5400 miliardi: un altro bel regalo per le industrie del settore bellico, che già hanno fatto affari d’oro nel ’98.
Nota finale: l’abolizione dell’esercito di leva e la costituzione di un esercito professionale costerà mille miliardi: alla faccia di chi ci raccontava che questo passaggio era economicamente vantaggioso.
abbiamo inviato un messaggio
ai lavoratori dell’Olivetti di Scarmagno (Ivrea)
Come lavoratori del comune di Milano, siamo al vostro fianco nella lotta in difesa del posto di lavoro. Anche noi, come voi, siamo impegnati in una lotta per la difesa dei posti di lavoro.
Chi vuole privatizzare a qualunque costo i servizi pubblici è lo stesso capitalismo globalizzato che vorrebbe imporre la chiusura della vostra azienda.
Per questo, ci sentiamo a fianco della vostra resistenza e vi esprimiamo la nostra solidarietà:
LA VOSTRA LOTTA È LA NOSTRA!
Lavoratori e delegati RSU
aderenti al Comitato di Lotta
dei lavoratori del comune di Milano.
Il comitato di lotta dei lavoratori del comune di Milano si riunisce ogni martedì alle ore 17 presso la saletta mensa della Biblioteca Sormani (c.so Porta Vittoria 6).
Il collettivo "prendiamo la parola" si riunisce ogni lunedì alle ore 21 a Sesto S. Giovanni, presso il Centro di Iniziativa Proletaria in via Magenta 88 (in fianco all'ospedale).
f.i.p. collettivo "Prendiamo la Parola"
tel+fax 02 26224099 (chiamate urgenti 0339 6855183)
www.comunedimilano.org – email: luiconsonni@tiscalinet.it