PRENDIAMO LA PAROLA

giornalino del comitato di lotta dei lavoratori del Comune di Milano

numero 10 / 2 novembre 1999

Tempi duri per i lavoratori comunali, questi: stanno venendo a maturazione un po’ di decisioni dell’amministrazione Albertini – De Corato: di quelle che i lavoratori potrebbero pagar care, se non avranno la forza di difendersi con i denti. E però non mancano segnali seri che i lavoratori stanno imparando a difendersi…

Questo numero di Prendiamo la Parola racconta delle nostre lotte: di quelli di via Amari che occupano la loro direzione ed impongono una loro rappresentanza alle trattative; di quelli della refezione scolastica, anche loro organizzati in assemblee periodiche, anche loro capaci di presentarsi in massa alla porta dell’ufficio del dirigente; di quelli del settore Sport che si organizzano in comitato di lotta e non si riconoscono più rappresentati da Mazzarini (il coordinatore – comandante assoluto delle RSU); dei commessi del settore USA, che non hanno ancora capito chi di loro dovrebbe passare allo stato dal prossimo anno, e non sono disposti a capire perché questo passaggio debba essere loro imposto senza neppure chieder loro il permesso.

Sono tutti "buoni esempi", che potrebbero servire a chissà quanti altri lavoratori.

Tempi duri per i lavoratori comunali, allora, o … tempi duri per Albertini – De Corato e soci?

La risposta alla domanda di pende – anche – da ciascuno di noi.

le frottole del governo di turno

una finanziaria non "equa" e tantomeno "di sinistra"

Mentre il deficit dello Stato ha ormai raggiunto l'astronomica cifra di 2.500.000 miliardi di lire (dovuto in gran parte agli interessi pagati sui prestiti internazionali, BOT e CCT; e dovuto all’aumento costante delle spese per polizia, esercito, carabinieri, ecc.), il governo D'Alema presenta al Parlamento la sua nuova finanziaria.

Naturalmente, questa finanziaria del 2000 ci raccontano che è "di sinistra", con "meno tasse e più equità"… Di fronte a tutta questa pubblicità, è meglio che andiamo a scoprire dove sta l’imbroglio…

Evviva l’equità di questa finanziaria, dunque!

prendete nota:

1°appuntamento

martedì 9 novembre ore 17 - 19

presso il CRAEM
in via della Signora 8

assemblea pubblica SU FINANZIARIA

E PATTO

PER IL LAVORO

indetta dal nostro
comitato di lotta

aperta a tutti i lavoratori, del comune e non.

prendete nota:

2°appuntamento

lunedì 22 novembre

ore 17.30 a Pal. Marino

PRESIDIO CONTRO IL PATTO PER IL LAVORO

indetto dal comitato

cittadino contro il

patto per il lavoro

prendete nota:

3°appuntamento

sabato 27 novembre nel pomeriggio a Milano

tutte le sigle

extra-confederali

organizzano una
MANIFESTAZIONE
CONTRO LA
LEGGE FINANZIARIA

1°) comunali in lotta: quelli di via Amari

Il direttore non vuole riceverci? Noi gli occupiamo l’ufficio!

Lunedì 4 ottobre i lavoratori dell'officina di via Amari (Settore Impianti Tecnologici) hanno presidiato il palazzo Pirelli per due motivi: la mancata risposta dell'ing. Acerbo, Direttore Centrale dell'Ufficio Tecnico, alle ripetute richieste di incontro della RSU che chiedeva notizie sul futuro del settore; e il mancato rispetto sull'accordo che prevedeva che la quota di produttività '98 uguale per tutti i lavoratori del settore.

Davanti all'edificio di via Pirelli ci sono state discussioni con i poliziotti che cercavano di impedire l'entrata al palazzo. Alle 11.20 però, i numerosi lavoratori presenti, stanchi di aspettare l'ing. Acerbo, dichiaratosi "fuori ufficio" tramite la propria segreteria, sono riusciti ad eludere il controllo dei poliziotti ed hanno occupato tutto il 23° piano del palazzo, dove si trova l'ufficio del Direttore centrale.

Alla presenza della polizia si è allora aperta una trattativa telefonica con l'ing. Acerbo, al quale ormai conveniva restare "fuori ufficio" – anche perché lo stesso suo ufficio ormai era stato invaso dai lavoratori. La trattativa ha ottenuto l’impegno scritto a due incontri a breve scadenza, per il 12 (sulla ristrutturazione del settore) e il 14 ottobre (sulla produttività '98). Al primo incontro era prevista la partecipazione di una delegazione dei lavoratori presenti all’occupazione – e questo nonostante la più che visibile opposizione dei capoccioni sindacali piombati a fare da pompieri al 23° piano del Pirelli.

Nell'incontro del 12 ottobre – nonostante tutte le acrobazie dell'ing. Acerbo e del dott. Bordogna, direttore dell'Ufficio Risorse Umane – l'ipotesi di costituzione della nuova società che dovrebbe gestire tutte le attività di manutenzione del comune (la Facility Management Milanese spa) non ha rassicurato né i delegati né i lavoratori presenti. Nei prossimi giorni si terranno altri incontri: intanto lo stato di agitazione e di allerta dei lavoratori continua.

2°) comunali in lotta: quelli della refezione scolastica

I sindacati non si muovono?

Gli aiuto-cuochi vanno loro a trattare in direzione!

Nel servizio di refezione scolastica ci sono 30 lavoratori ausiliari inquadrati in terza qualifica, che da 5 anni svolgono mansioni di cuochi. Anche se sono chiamati "aiuto cuochi", di fatto – negli asili nido, nei centri cucina – essi svolgono le stesse mansioni dei lavoratori in quinta qualifica. Per di più, alcuni di loro hanno coordinato il lavoro complessivo all'interno di alcuni centri cucina, a volte per periodi di tempo lunghi.

Lunedì 15 ottobre, presso la sala mensa di via Quaranta, dove ha anche sede la direzione del servizio, gli "aiuto-cuochi" si sono riuniti in assemblea per rivendicare, ancora una volta, l'assegnazione della quinta qualifica.

E, visto il disinteresse dimostrato dalle organizzazioni sindacali nei loro confronti, hanno deciso di incontrare loro stessi, durante l’orario dell’assemblea, il direttore di settore: così, 20 aiuto-cuochi e un membro della RSU si sono presentati alla porta del suo ufficio.

Il dirigente del servizio ha infine ricevuto un rappresentante dei lavoratori e il delegato RSU, assicurandoli che intende adoperarsi per valorizzare e qualificare in tempi brevi il lavoro di queste persone.

Gli aiuto-cuochi presenti all’assemblea hanno deciso di riaggiornarsi prossimamente, dopo aver valutato positive, ma ovviamente insufficienti, le dichiarazioni del dirigente.

E intanto, ancora una volta è successo che i lavoratori hanno dimostrato di saper agire senza dipendere da protezioni sindacali di nessun tipo…

Strane manovre

all’autoparco

Dicevano che la sede di via Pompeo Leoni sarebbe stata chiusa in quattro e quattr’otto… e invece stanno chiudendo in gran fretta l’altra sede, quella di via Sammartini (per la precisione, gli ultimi sei lavoratori rimasti saranno spostati proprio in questi giorni).

Intanto, in vista della nascita della Facility Management Milanese spa (vedi colonna a fianco), in via Pompeo Leoni stanno lavorando per smagrire gli organici, tentando di imporre strani trasferimenti a chi non vorrebbe: l’ultima notizia è che i lavoratori di 3° livello non servono più…

Anomalie… da galera?

Lo sapevate che il nuovo contratto prevede l’assunzione di manager (gente da pagare centinaia di milioni all’anno, ma con contratto di lavoro privato e a termine) per un massimo che per il Comune di Milano è 7; e che la nostra amministrazione ne ha già assunti 17?

Da dove prende i soldi per pagare i 10 assunti non previsti dal contratto?

E lo sapevate che questi manager stanno assumendo personale di loro fiducia, inserendolo – per esempio – nel personale del comune al sesto livello, ma concedendo loro superminimi di 500 mila lire al mese? Da dove prendono i soldi per pagare così questa gente?

Qui qualcun altro rischia di finire in galera a far compagnia ai capoccioni della refezione scolastica…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un contratto speciale

– in peggio –

per le società miste?

Lo sapevate che per i lavoratori che dovrebbero prossimamente essere esternalizzati, passando alle varie nuove società miste, stanno studiando un nuovo contratto di lavoro, il quale probabilmente avrà al suo interno il peggio del contratto di lavoro degli enti locali e il peggio del contratto di lavoro dei settori privati a cui dovrebbero appartenere le nuove società?

Questo alla faccia di chi diceva – per esempio – che era conveniente per un dipendente dell’Acque-dotto passare alla società mista, perché così avrebbe avuto un contratto molto più vantaggioso.

E adesso chi va a dirglielo, a quelli che si sono lasciati convincere con questo argomento dai loro leader sindacali?

il lavoro in affitto provoca

una quasi rivolta in Pirelli

Le RSU e i sindacati confederali hanno da poco sottoscritto un’intesa con l’amministra-zione comunale per l’assunzio-ne di lavoratori in affitto (interinali). E hanno tentato di andare a raccontare la faccenda (ottima roba, secondo loro) ai lavoratori del palazzo Pirelli.

Chiedete un po’ agli interessati cos’è successo in quella assemblea. Fossero seri, almeno il coordinatore delle RSU Mazzarini e il segretario Cgil Gorla dovrebbero aver vergogna ad entrare in via Pirelli 39 per il resto dei loro giorni....

È nato il comitato dei lavoratori

del servizio di refezione scolastica

Alcuni lavoratori ausiliari, cuochi ed amministrativi hanno costituito, dopo l’assemblea generale del 24 settembre ‘99, il comitato dei lavoratori del servizio di refezione scolastica.

Poiché il servizio è disseminato in 44 centri cucina su tutta la città, i lavoratori hanno poche occasioni di incontrarsi, scambiarsi informazioni e idee e organizzarsi per affermare i propri diritti.

Il comitato si pone l’obiettivo di permettere ai lavoratori dei centri di incontrarsi (magari attraverso un solo rappresentante per centro) ed in particolare di unirsi sulle problematiche che li accomunano, invece di dividersi a seconda delle simpatie / antipatie, o in base alle tessere che hanno o non hanno in tasca.

I lavoratori uniti possono vigilare sulle proprie condizioni di lavoro per cambiarle e così facendo anche migliorare il servizio offerto ai piccoli utenti.

Questo modo di riunirsi fuori dall'orario di lavoro, che viene già adottato tra i lavoratori di altri settori, permette ai lavoratori di rendersi autonomi dalle promesse e dalla latitanza di quei sindacalisti e delegati RSU che si fanno vedere nei centri cucina solo quando devono acchiappare voti o tessere.

Il comitato si riunisce ogni 1° e 3° martedì di ogni mese dalle 15.30 alle 17 presso la sala mensa del servizio di refezione di via Quaranta 41. Le riunioni sono aperte a tutti i lavoratori.

3°) comunali in lotta: quelli del Settore Sport e Giovani

Dopo mesi di stato di agitazione, finalmente una trattativa!

Nel settore sport e giovani ne sono successe di belle, negli ultimi mesi: compreso il fatto che i lavoratori si sono organizzati in comitato di lotta ed hanno "osato" mettere in discussione la rappresentatività dei delegati e dei sindacalisti confederali.

Il 19 marzo scorso l’amministrazione si era assunta degli impegni precisi nei confronti dei lavoratori dei centri sportivi per "sbloccarne" lo stato di agitazione; impegni che però erano rimasti lettera morta in tutti i mesi successivi.

Finalmente, dopo diversi mesi di pressione da parte dei lavoratori sui rappresentanti sindacali, il 21 ottobre c’è stato un primo incontro dei rappresentanti RSU eletti nelle liste Rdb – Sdb – Cgil e dai rappresentanti territoriali Cgil e Uil con la direzione del Settore Sport e Giovani.

Sulle esternalizzazioni la dott.sa Amabile, direttrice del settore, ha spiegato che lo studio affidato alla società Roland Berger & Partners, costato 120 milioni di lire, per valutare "a 360 gradi, senza preclusione per la gestione diretta", le diverse possibilità di gestione dei grandi impianti comunali (S. Siro, Arena, Vigorelli, ecc.), non risulta soddisfacente per l’amministrazione comunale. Per il momento, quindi, nulla di fatto, mentre prosegue invece l’affidamento a terzi (principalmente a società sportive) di impianti di esclusiva importanza zonale.

Per quanto riguarda la questione della fruizione del servizio mensa, l’impegno dell’amministrazione è quello di garantirne l’esercizio ai lavoratori degli impianti sportivi, come ad altri lavoratori comunali (es.: vigili urbani) che abbiano un’impegnativa giornaliera di 7 ore.

Sull’articolazione degli orari la dott.sa Amabile ha precisato che, in generale, è intenzione dell’amministrazione procedere ad una modifica nel senso della maggiore corrispondenza degli orari di lavoro agli orari di servizio in tutti i settori comunali. Mentre per gli impianti sportivi, dove gli orari vengono frequentemente e disinvoltamente modificati senza coinvolgimento sindacale, si è deciso di costituire un "tavolo tecnico".

Le trattative continuano. La pressione dei lavoratori pure.

Servizio USA

Tutto tace… Ma se i commessi si fanno sentire?…

In base alla legge 124 del 25 maggio scorso 938 commessi comunali – la cifra è dell’amministrazione, ovviamente – dovrebbero passare al comparto scuola il prossimo 1° gennaio.

Ma solo ai lavoratori della quarta qualifica funzionale la legge riconosce il diritto di optare per restare al comune, mentre l'ultima assemblea del settore USA aveva deciso che fosse riconosciuta a tutti la possibilità di opzione.

Intanto, 76 commessi sono stati spostati, come al solito senza aver chiarito i criteri, cioè – supponiamo – tramite le vie clientelari di sempre.

La trattativa sindacale per definire i particolari dell’applicazione della legge ha ormai superato i termini di tempo fissati: infatti, il tavolo tecnico che doveva svolgersi in via Bergognone il 27 ottobre è stato rinviato al 2 novembre, a causa dell'assenza di CISL e CGIL. A noi viene il dubbio che tale assenza sia voluta, per cercare di non applicare quanto chiaramente espresso di fronte ai lavoratori nell’ultima assemblea, tradendo ancora una volta la loro fiducia.

Ci auguriamo che di fronte agli ultimi eventi qualcosa possa cambiare e che i commessi del Comune di Milano si rendano conto che possono essere loro stessi gli artefici del loro futuro, prendendo la situazione in mano.

 

Un appello del "Comitato Cittadino contro il Patto per il Lavoro"

Il Comitato Cittadino contro il "Patto per il lavoro di Milano" è nato per denunciare l’intesa che, siglata dal Comune di Milano, sindacati confederali (tranne, per ora, la Cgil) e imprenditori, prevede – in continuità con le politiche concertate da tutti i governi degli ultimi anni insieme a CGIL CISL e UIL – l'estensione dei contratti a termine, di lavoro interinale o in affitto, con salari ribassati e libertà di licenziamento.

L'applicazione di questo Patto determina che lavoratori disoccupati sopra i 40 anni, immigrati, giovani, vengano assunti come manodopera precaria a 600 – 800 mila lire al mese (un salario di povertà) e possano essere liberamente licenziati. L'effetto è la creazione di un mercato parallelo che contrappone i lavoratori precari a quelli cosiddetti "garantiti", mettendoli in concorrenza fra loro con l'obiettivo di abbassare complessivamente i livelli salariali e le condizioni di vita e di lavoro.

Una filosofia non nuova, esito logico di anni di concertazione, di politiche di sostegno all'impresa e di totale subordinazione della forza lavoro agli obiettivi di rendita e profitto…

Tutto questo si inserisce pienamente nel drammatico peggioramento delle condizioni di vita di migliaia di uomini, donne e bambini a Milano, con la privatizzazione dei servizi pubblici e lo smantellamento dello Stato Sociale…

Per esprimere la nostra opposizione a tutto questo, invitiamo tutti i lavoratori milanesi a un

PRESIDIO A PALAZZO MARINO

lunedì 22 novembre1999 alle ore 17.30

durante il consiglio comunale

 

Il comitato di lotta dei lavoratori del comune di Milano si riunisce ogni martedì alle ore 17 presso la saletta mensa della Biblioteca Sormani (corso Porta Vittoria 6).

Il collettivo "prendiamo la parola" si riunisce ogni lunedì alle ore 21 a Sesto S. Giovanni, presso il Centro di Iniziativa Proletaria in via Magenta 88 (in fianco all'ospedale).

f.i.p. collettivo "Prendiamo la Parola"

tel+fax 02 26224099 (chiamate urgenti 0339 6855183)

sito Internet: www.comunedimilano.org –posta elettronica: redazioneplp@comunedimilano.org

novità in busta paga

Nuovo Ordinamento Professionale

In testa alla busta paga di ottobre si può finalmente leggere in quale fascia del Nuovo Ordinamento Professionale siamo finiti.

Così la vecchia terza qualifica funzionale è diventata A1; la quarta B1, la quinta B3, la sesta C1.

Ma adesso viene il bello! Chi svolge mansioni di quarto ed è inquadrato nella fascia A, come farà a vedersi riconosciute le mansioni superiori e a passare nella fascia B?

L’amministrazione ha già detto in diverse occasioni che non intende dare per scontato il riconoscimento automatico della posizione economica superiore ai "facienti funzione". Figuriamoci come farà penare i lavoratori che svolgono mansioni superiori senza alcun riconoscimento…

Noi riteniamo che in tutti i casi – e sono moltissimi – in cui un lavoratore ritiene suo diritto essere inquadrato in una fascia superiore a quella che si è ritrovata in busta paga (o, all’interno di una fascia, in una posizione economica superiore – da B1 a B3, per esempio) sia meglio ricorrere al tribunale; aspettarsi che l’amministrazione riconosca benevolmente i nostri diritti è una pia illusione…

Già un centinaio di lavoratori ha aperto cause per il riconoscimento economico delle mansioni superiori svolte.

Chi è intenzionato a seguire il loro esempio, non ha che da contattarci.

Per aprire la vertenza, basta versare 50 mila lire all’ufficio legale a cui noi ci siamo rivolti.