PRENDIAMO LA PAROLA
giornalino del comitato di lotta dei lavoratori del
Comune di Milano
numero 16 / 15 gennaio 2001
appello contro gli Stati Generali di Albertini
De Corato
ANCHE NOI CI SAREMO!
"Dal 18 al 20 gennaio la giunta Albertini terrà i suoi stati
generali per celebrare i propri "successi", che sono fatti di
privatizzazioni di aziende, esternalizzazioni di lavoratori e di attività, peggioramento
dei servizi per i cittadini ed aumento delle tariffe; il tutto infarcito da sostanziosi
regali ai "grandi" padroni, come il caso AEM ha dimostrato e la privatizzazione
di SEA confermerà.
"Tutto viene supportato da un attacco durissimo contro i diritti fondamentali dei
lavoratori, a partire dal diritto di sciopero, tanto da far dire allassessore
Magri: "Metterei tutti i Cobas al muro e li prenderei a calci nel sedere"
(nellinserto speciale riproduciamo la risposta dei lavoratori). Lattacco al
diritto al lavoro si combina con quello al diritto alla casa, agli spazi sociali, alla
scuola pubblica. Ne emerge una concezione generale della città e della società
propugnata a Milano e in Lombardia dallalleanza tra i settori più oltranzisti della
destra laica e cattolica. Una concezione autoritaria, fatta di divieti, cancellate e
telecamere, la quale si inserisce nel solco della politica sostenuta a livello nazionale
dal centro sinistra, in una singolare gara pre-elettorale a chi meglio difende gli
interessi dei padroni con le privatizzazioni e gli aiuti alle imprese, a chi meglio
riduce i diritti e le spese sociali, a chi meglio reprime qualsiasi forma di conflitto dal
basso
"
(appello sottoscritto dal sindacalismo di base e dalle forze alternative e antagoniste milanesi)
finanziaria 20012003: limbroglio
continua
2 MILA MILIARDI A NOI, 7 MILA AI PADRONI !
Mentre Berlusconi ed i suoi alleati nellattesa di andare al governo del paese promettono abolizione delle tasse e lavoro per tutti, il governo Amato non sta a guardare.
Presentando la nuova finanziaria come quella che restituisce i soldi ai lavoratori ed ai pensionati, e dà più forza alle imprese, il governo di centro sinistra apre la campagna elettorale dellulivo.
A LAVORATORI E PENSIONATI
Il costo per lo stato di questi aumenti è di 2 mila miliardi: poca roba, insomma.
AIUTO ALLE IMPRESE :
La finanziaria stabilisce:
Per completare il quadro, ricordiamo che:
E proprio il caso di dire Berlusconi propone e il centrosinistra dispone in attesa del prossimo cambio della guardia, nel nome del profitto e delle imprese.
15 dicembre 2000: firmato il CONTRATTO DECENTRATO INTEGRATIVO.
leggi nellultima pagina
Prossimamente, assemblee e referendum
il delegato Carella torna in Via Larga
LA LOTTA PAGA !
Ancora una volta è stato sconfitto l'attacco condotto ostinatamente dalla Giunta Albertini contro il sindacalismo di base e i rappresentanti diretti dei lavoratori che non abbassano la testa e lottano per i loro diritti.
Anche Carella (RdB/Comitato di Lotta), come Barbato (SdB), Renoffio (Slai-Cobas), Fusari (RdB), è stato reintegrato dalla magistratura del lavoro di Milano a seguito della mobilitazione solidale dei compagni di lavoro, che hanno protestato contro il suo trasferimento autoritario finalizzato ad intimidirlo e allontanarlo da Via Larga.
Questa sentenza stabilisce principi importanti in difesa dei diritti dei lavoratori applicabili sia al lavoro pubblico che al lavoro privato: per il Giudice del Lavoro di Milano, l'antisindacalità del trasferimento non è esclusa dalla sussistenza di oggettive ragioni organizzative; inoltre, l'estensione ai componenti RSU delle garanzie previste dallo Statuto dei Lavoratori rende irrilevante la circostanza che l'organizzazione sindacale ricorrente non sia rappresentativa nel comparto degli enti locali, in base alla legge Bassanini sulla rappresentatività sindacale nel pubblico impiego .
Per il Comune di Milano, che è stato condannato per attività antisindacale e dovrà rifondere le spese di giudizio, interpretare il ruolo di avanguardia dei lavoratori, organizzare e partecipare alle lotte e agli scioperi, mantenere il corretto e stretto rapporto con i lavoratori è una colpa.
In questa vicenda, spicca però anche lo squallido collateralismo del sindacato "ufficiale", che (guarda caso!) si trova concorde con l'Amministrazione nel tentativo di delegittimazione dei delegati di base
Tutto ciò succede anche in altri settori lavorativi (sanità, trasporti ) dove apertamente il sindacato "ufficiale" fa fronte comune con le controparti per impedire le lotte e lautorganizzazione dei lavoratori.
NON CI FACCIAMO INTIMIDIRE!
RESPINGIAMO OGNI FORMA DI
RITORSIONE E REPRESSIONE
DA PARTE DELLAMMINISTRAZIONE COMUNALE!
sede di via Trentacoste
DOPO LA DENUNCIA DELLAMIANTO
La denuncia della presenza di amianto nella sede di via Trentacoste ha messo in
movimento un po di cosiddetti responsabili, addirittura il vicesindaco De Corato.
Bene!
LAzienda Sanitaria si è prontamente attivata: nei prossimi giorni i
"nostri" delegati hanno in calendario un incontro con i responsabili per fare il
punto della situazione.
Per dare lidea delle dimensioni del problema, possiamo finalmente passare un dato
preciso: in via Trentacoste 8 ci sono 3850 metri quadrati di terreno le cui coperture sono
in cemento-amianto! (vedi foto a fianco notare langolo danneggiato a destra).
Aspettiamo i prossimi sviluppi del caso, anzi ci impegniamo a provocarli!
un impegno sottoscritto,
ma non rispettato
"LA TUTELA DELLA
SALUTE E DELLINCOLUMITÀ SUL LAVORO"
Visto che è fresco di stampa, leggiamoci questo pezzetto del Contratto Collettivo Decentrato Integrativo (di cui scriviamo in ultima pagina):
"art. 23 Misure per la Sicurezza e miglioramento degli
Ambienti di Lavoro
Limpegno che le parti assumono
ha le sue radici nel convincimento che la
tutela dellincolumità del lavoratore è un elemento di civiltà e costituisce un
valore comune da tutelare".
Bene: questo impegno non è rispettato al Comune di Milano; almeno nel settore Viabilità, stando a una documentazione che ci è pervenuta da un delegato RdB: "le visite mediche di controllo sembra siano diventate un optional (per esempio, al 4° Reparto Strade almeno dal 1993 non se ne fanno più); questo succede nonostante che alcuni lavoratori (per esempio i cantonieri) svolgano la loro attività sulle strade, inalando polveri e gas tossici e nocivi (emissioni di gas di scarico, polveri derivanti dalla fresatura dellasfalto, ecc.), esponendosi alle intemperie, oltre che allinquinamento acustico...".
E neppure nel palazzo più importante del comune, quello di via Larga, limpegno alla tutela dellin-columità dei lavoratori (e dei cittadini, aggiungiamo noi) è rispettato: infatti, ci hanno messo più di 3 anni per riattivare la scala crollata esattamente il 15 ottobre 97; ma ancora non hanno provveduto a sostituire le pericolosissime porte duscita esistenti con delle moderne porte antipanico. Nota bene: questa situazione di grave rischio noi labbiamo denunciata nel secondo numero di questo giornalino, pubblicato il 30 gennaio 98: 14 numeri fa!!!
Invitiamo di nuovo tutti i lavoratori del comune di Milano a segnalarci situazioni di rischio e di nocività, non solo per loro, ma anche per i cittadini
IL TRIONFO (???) DELLA SOGEA
La Sogea è trionfalmente passata! Così almeno sembra. E tra pochi
anni gli azionisti privati della Sogea potranno finalmente fare profitti distribuendo
lacqua e raccogliendo la merda: il linguaggio è crudo, sì, ma è proprio
così: la Sogea è la società per azioni che dovrebbe gestire dal 1° gennaio 2001
lacquedotto e le fognature di tutta la città.
Intanto, giornali e sindacati (confederali, naturalmente) danno limmagine che i 540
dipendenti che dal comune dovrebbero passare alla Sogea non si facciano nessun problema. E
già questa immagine sarebbe meglio articolarla un po di più, dato che
lassemblea decisiva, tenuta il 17 novembre scorso, ha approvato il passaggio alla
Sogea con 277 voti a favore e solo 3 contrari, presenti però soltanto 280 lavoratori,
poco più del 50% di quelli interessati
Noi abbiamo già detto e ripetuto cosa pensiamo della privatizzazioni di servizi pubblici
così importanti. Certamente ci saranno problemi gravi sul servizio (e ancora di più sui
costi del servizio). E sui lavoratori interessati? Ne riparliamo con più calma nei
prossimi anni
Non abbiamo fretta, visto che ormai anche questa privatizzazione è
passata.
Ultimissime: no, la Sogea non è ancora partita! Cosa ci stia davvero dietro a questo nuovo rinvio, non ce lo dirà nessuno: tocca a noi scoprirlo
In tutta fretta, con ogni mezzo possibile ed immaginabile, negli ultimi
giorni del 2000 il Comune di Milano ha comunicato ai lavoratori della refezione scolastica
lavvenuto trasferimento alla nuova società milano ristorazione.
La maggior parte dei cuochi sono stati invitati a firmare il nuovo contratto di lavoro
durante riunioni o convocazioni di gruppo. Per i commessi sono stati mobilitati gli
operatori di posta interna e i messi comunali; alcuni hanno ricevuto persino telegrammi.
Il tutto per comunicare che dal 1° gennaio 2001 sarebbero passato alle dipendenze della
milano ristorazione e che quindi la formalizzazione del contratto di lavoro avverrà nei
primi giorni dellanno.
Altri 600 lavoratori fuori dal Comune di Milano.
Un colpo di spugna pericoloso e sicuramente pieno di incognite.
Unoperazione su cui la maggioranza delle RSU, pur avendo il mandato assembleare
contrario alla esternalizzazione del servizio, negando le principali regole di democrazia
sindacale, non ha chiamato i lavoratori ad esprimersi.
Occorre ricordare che lesternalizzazione dei lavoratori e del
servizio è unoperazione voluta fortemente dallAmministrazione Comunale; e
accettata, in cambio di qualifiche e incentivi economici, dai sindacati confederali.
Che cosa succederà nei 45 centri cottura e nelle oltre 100 cucine degli asili nido che
erano del Comune di Milano? (mentre scriviamo, le scuole hanno ripreso da pochi giorni le
lezioni dopo le vacanze invernali).
Noi non abbiamo la sfera di cristallo, ma non ci sembra difficile prevederlo:
Un aumento spropositato dei carichi di lavoro, che graverà sulla salute dei lavoratori e sulla qualità del servizio.
Un caos incredibile dovuto alla nuova organizzazione ed alla nuova modulistica che (beffa delle beffe!) burocratizzerà pesantemente e peggio di prima, il rapporto tra utenze e servizio di refezione.
Ma soprattutto comparirà finalmente la tanto amata flessibilità dei lavoratori. Infatti lassunzione di lavoratori a tempo determinato costituirà la grossa novità delle politiche del lavoro della milano ristorazione.
È bene ricordare che tale società, pur essendo costituita al 99% da capitale comunale, nasce ricevendo 10 miliardi regalati dal Comune di Milano e con il vantaggio di disporre delle strutture esistenti in concessione duso ( cioè senza sborsare una lira ). Se a questi vantaggi uniamo laumento dei carichi di lavoro e lutilizzo di lavoratori a tempo determinato, deduciamo facilmente con quale facilità e spregiudicatezza saranno abbattuti i costi di produzione.
Aggiungiamo inoltre le pesanti intimidazioni rivolte ai lavoratori che si sono permessi di sottoscrivere con riserva il contratto di lavoro.
Noi ci impegniamo a vigilare su questa affrettata privatizzazione e non mancheremo di denunciare tutte le inadempienze e le eventuali violazioni dei diritti dei lavoratori.
il nuovo contratto collettivo decentrato
integrativo
VOGLIAMO UN CONTRATTO,
NON UN PREMIO PER I LECCHINI !
I sindacati "rappresentativi" (Cgil Cisl Uil in testa) hanno siglato, il 12 dicembre 2000 (con un ritardo di una ventina di mesi), il nuovo contratto decentrato integrativo: durante il mese di gennaio ci dovrebbero convocare in una serie di assemblee, nel tentativo di farcelo poi approvare con un referendum.
Qui noi diamo alcuni elementi per motivare il nostro giudizio nettamente negativo.
1)
Il contratto integrativo che prossimamente saremo chiamati a giudicare
delinea un nuovo modello di organizzazione del lavoro e nuovi rapporti tra lavoratori e
dirigenti.
I meccanismi di valutazione, inquadramento e progressione di carriera del personale
previsti da questo contratto, prefigurano una feudalizzazione del rapporto di lavoro. Puntano,
cioè, a creare un rapporto di dipendenza e fedeltà personale del lavoratore nei
confronti del dirigente che avrà il compito di valutare le prestazioni. In poche parole, hanno
formalizzato il clientelismo vecchia maniera facendolo passare per una
"necessità" di tipo organizzativo.
2)
I meccanismi per creare il nuovo modello organizzativo sono:
la creazione di "nuove" figure da inserire nella piramide organizzativa
(i quadri addetti al controllo e alla valutazione dei lavoratori che saranno
ovviamente pagati abbondantemente);
i criteri di valutazione del lavoratore addetto al servizio, ai quali è subordinato
se intende percepire ancora il premio di produzione, oppure, aspirare al riconoscimento
delle mansioni o alla carriera. Tali criteri sono di fatto discrezionali, cioè,
soggetti alla discrezionalità del Dirigente del Settore o al suo preposto.
3)
Lesca iniziale per far scattare lintero meccanismo e
farlo digerire ai lavoratori è la promessa (non scritta, ma solo sbandierata da
chi ha firmato il contratto) che subito tutti potranno beneficiare di un passaggio di
livello in progressione orizzontale.
Per ottenere questo passaggio il lavoratore dovrà ottenere un punteggio minimo di
25/100 in base a criteri soggettivi di chi fa la valutazione. E coloro che non
raggiungeranno questo punteggio minimo? Perché non è stato scritto esplicitamente
(come hanno fatto in Regione Lombardia) che tutti faranno questo passaggio, senza porre
condizioni?
Per il futuro, invece, sia i passaggi di livello che lerogazione del premio saranno subordinati alle risorse che il Comune metterà a disposizione annualmente per questi "riconoscimenti"; per i passaggi di livello, inoltre, bisogna verificare la necessità in pianta organica.
Una pericolosa logica dilatoria
Troppe sono le questioni che questo contratto rimanda ad accordi successivi: la
definizione dei criteri di valutazione del personale, la definizione delle figure
professionali per laccesso alla progressione verticale, le posizioni "in
sofferenza", cioè tutti coloro che svolgono mansioni superiori e vanno reinquadrati,
la specifica disciplina per le indennità di turno, di rischio, reperibilità, maneggio
valori, ecc.; questo continuo gioco al rinvio è pericoloso, e va a vantaggio di una
gestione discrezionale dellAmministrazione.
Insomma, di certo cè solo quello che i lavoratori devono dare, mentre tutto ciò
che devono ricevere viene rimandato.
Il falso giornalistico
Lesempio più clamoroso è su "Il Giorno del 17 dicembre scorso, riprodotto qui
sotto. Due milioni di premio sono la media tra i tanti milioni in più che i nuovi
quadri si porteranno a casa e le cinquantamila mensili circa che toccheranno alla maggior
parte dei lavoratori comunali (non a tutti, attenzione! e a molti poi succederà di
ritrovarsi un premio di produttività minore che negli anni precedenti).
Non è dalle eventuali 50 mila mensili in più che questo contratto deve essere giudicato: bisogna piuttosto pensare a cosa succederà nei prossimi anni, quando questo modello contrattuale funzionerà a regime. Avremo allora una piena discrezionalità dei dirigenti nellerogazione di premi e passaggi di carriera, un aumento del clientelismo, una prevedibile intensificazione del controllo e dello sfruttamento dei lavoratori. Saremo insomma dentro un regime individualistico/clientelare che nulla ha a che fare col miglioramento dei servizi ai cittadini.
DICIAMO NO A QUESTO CONTRATTO !
ESPRIMIAMO IL NOSTRO DISSENSO NELLE ASSEMBLEE !